Una fontana di vino gratis in Abruzzo?

Anche oggi, come sempre, al mio risveglio mi ritrovo a dare un’occhiata veloce alla rassegna stampa enoica internazionale e mi imbatto in una serie di articoli provenienti da ogni parte del mondo su qualcosa di curioso che sta avvenendo nel nostro paese e più precisamente a Villa Caldari di Ortona, in Abruzzo.

I titoli recitano più o meno tutti così:
“Fontana del del vino in Italia”
“Il sogno di tutti i winelovers, una fontana di vino gratuita in Italia”
“La fontana dalla quale sgorga vino in Italia”
Beh, non fatevi prendere troppo dall’euforia, in quanto se all’estero la cosa può aver fatto scalpore, in realtà ciò che sta avvenendo in Abruzzo è qualcosa di già visto e la matrice della nascita di questa fontana, dalla quale sgorga davvero vino “gratuitamente“, è quella religioso-spirituale, proprio come accade da anni ad Estella per la fontana delle cantine di Irache, lungo il cammino di Santiago de Compostela. Quindi, devo ammettere, di nona aver trovato di buon gusto il taglio che molti media stranieri (gli italiani, per fortuna, sono stati molto più equi e rispettosi) hanno dato alla notizia, come se si trattasse di una fontana miracolosa per qualsiasi avventore voglia andare a far scorta di vino gratis… ma giustamente messa così fa più notizia, no!?
Tra l’altro in Italia esistono altre fontane del vino, temporanee, ma questa, proprio per motivi legati al pellegrinaggio lungo il cammino di San Tommaso, rimarrà “sempre” fruibile. Per quanto riguarda il progetto della fontana del vino di Villa Caldari è stato realizzato dell’Arch. Rocco Valentini, su iniziata dei promotori del cammino di San Tommaso Dina Cespa e Luigi Narcisi, in collaborazione con Cantina Dora Sarchese
Dubito che quella della fontana sia stata una mera iniziativa di marketing, nonostante la grande eco mediatica che questa notizia stia avendo in Italia e, soprattutto, all’estero ed anche se fosse, ben vengano idee che riescano a “sfruttare” lo spirito di coesione e di convivialità che solo il vino sa infondere, per promuovere località poco conosciute e percorsi turistici profondamente radicati nella storia, nella cultura e nell’aspetto spirituale di un territorio e del nostro paese.
Ma per chi è stata creata questa fontana del vino? Come già accennato, l’idea, proprio come quella spagnola, è di permettere ai numerosi turisti e pellegrini che percorrono i 310
km del cammino di San Tommaso – che corre tra Roma e Ortona – di rifocillarsi non solo con acqua e viveri, ma anche con un sano bicchiere di vino, simbolo della buona compagnia e dell’italianità.
Ovviamente i promotori dell’iniziativa ci tengono a chiarire che la fontana non sia stata istituita per “farabutti ed ubriaconi” e confidano nel buonsenso comune, sta di fatto che sono già migliaia i turisti che hanno avuto modo di colmare il proprio calice di vino abruzzese e sono certo che ne conserveranno un buon ricordo una volta rientrati nel proprio paese.
So che molti di voi vorrebbero una fontana del genere nella piazza della propria città, magari con varie opzioni di scelta, ma non ci sperate… per ora dovrete “accontentarvi” di quella abruzzese e non vi nego che la curiosità di andare a vedere cosa accade intorno a quella fontana sia decisamente tanta. Il vino è da sempre un corroborante sociale ed al di là dell’aspetto spirituale, mi affascina molto l’impatto che questa fontana abbia avuto sull’opinione pubblica globale ed ancor più quello che, di certo, avrà su chi si ritroverà a sorseggiare il proprio vino insieme ad altri viaggiatori.

F.S.R.
#WineIsSharing

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